L'AccademicoA.E.R.E.C.

L’accademico AEREC è Ambasciatore di una globalizzazione solidale che promuove l’internazionalizzazione delle imprese e lo sviluppo della cooperazione e della solidarietà come strumento per un mondo migliore.

Da tempo, ormai, l’imprenditoria ha intrapreso la strada del confronto internazionale specialmente in Europa ove il processo di allargamento dell’Unione ha incluso, e includerà a breve, paesi con diverse modalità di evoluzione del sistema produttivo, distributivo, dei rapporti sociali e commerciali.

Per tutti gli operatori, quindi, siano essi professionisti o imprenditori che sono attivi nei mercati nazionali o internazionali, si pone il problema di mantenere elevato il livello della competitività e degli impegni socialmente responsabili.

Sulla scia di questa duplice esigenza si è venuto a formare di recente un movimento di opinione che ha favorito la nascita e il progressivo sviluppo di una cultura imprenditoriale orientata ad una “Responsabilità Sociale” di chi fa business nei confronti sia dell’ambiente in cui opera che delle persone con cui opera. 

Su tale versante l’Accademia e i suoi membri si sentono attori protagonisti in quanto l’Accademico è stato riconosciuto tale proprio perché condivide i principi alla base di tale modalità di fare business. Cogliere quindi le opportunità di internazionalizzare l’imprenditoria verso aree del mondo ove meglio si sviluppa il business, ma senza quell’atteggiamento “predatorio” che spesso ha caratterizzato la penetrazione commerciale in alcuni Stati da parte di imprese del mondo “occidentale” negli anni passati.

L’AEREC promuove l’imprenditoria italiana all’estero con l’impegno di agevolare uno sviluppo equilibrato e solidale anche in paesi del Terzo Mondo meno fortunati dei nostri.

In questa attività di solidarietà, AEREC vuole testimoniare il convincimento che per favorire un reale sviluppo delle popolazioni delle aree arretrate non sono più sufficienti atti isolati di aiuto, ma si deve attivare un’opera di pianificazione che, al di là delle esigenze di prima necessità, fornisca alle popolazioni interessate opportunità e risorse su cui costruire un futuro stabile. 

È necessario creare le condizioni affinché queste popolazioni possano crescere, ampliare la propria cultura e soprattutto avere l’opportunità di lavorare. Proprio su questa visione etica si fonda l’identità dell’Accademico quale professionista e imprenditore che, attraverso la propria attività, favorisce la solidarietà e fornisce la possibilità ad altri di riconoscersi ed elevarsi nella dignità del lavoro. 

Ci piace concludere questo capitolo con la prolusione dell’Accademico Cerimoniere Avvocato Flaminio Valseriati letta in occasione dell’apertura dei lavori di una Convocazione Accademica. 

“Per me è sempre un onore aprire le convocazioni Accademiche, introducendo ogni volta concetti, messaggi e presentando le relazioni dei nostri importanti invitati e Accademici, perché mai l’Accademia si ripete, mai è fine a sé stessa o staticamente ancorata a situazioni consolidate; al contrario, i cervelli e i cuori degli Accademici pulsano e si lanciano alla ricerca di nuove opportunità, nuove identità, nuove avventure nel mondo della cultura e delle relazioni economiche; noi siamo orgogliosi depositari di ricerche in cui ci cimentiamo per dare il nostro apporto al progresso ed al bene dell’umanità. Una simile affermazione non vuole essere vanagloria o tentativo di attribuirci particolari meriti; vuole essere solo la convinzione che se noi tentiamo di migliorarci e di aprire per noi e per altri nuove strade, significa che nulla è impossibile, se non viene tentato. I temi delle Convocazioni esplorano le nuove frontiere della medicina attirando l’attenzione su prevenzione, salute e benessere e approfondiscono lo sviluppo dell’economia e finanza in questo terzo burrascoso millennio, che vede gli scenari cambiare ogni giorno. Noi vogliamo ampliare la conoscenza con idee e conquiste che consentano alla società di progredire. Proponiamo idee innovative tentando di fare sempre un passo più avanti degli altri, e lo facciamo con la forza delle nostre idee, in sintonia con i principî e valori che condividiamo. Ci confrontiamo ogni giorno con chi vive con noi, con chi vive lontano, propugnando il dialogo e la libertà.”